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"Gran parte delle storie raccontate in questo libro custodiscono, come un cuore segreto e pulsante, un'utopia... Impossibile indagare l'infinita varietà dei casi umani che spinse tante persone a scegliere l'Isola quale luogo ideale per la concreta attuazione del loro sogno utopico, per pochi giorni o per un'intera esistenza. Queste "vite insulari" sembrano essere, spesso, un semplice autoesilio o un desiderio di perseguire una pervicace marginalità; altre volte appaiono come una sfacciata volontà di esaltare la centralità del proprio ego. Tutti, comunque, erano attratti dall'Isola... Quasi tutti i protagonisti di questo libro concepiscono l'isola di Capri come un contenitore ma è la casa la vera manifestazione epifanica della loro personale utopia, sia essa un piccolo appartamento o un vasto edificio, un rifugio tra rocce o un vero e proprio castello.(...)" (Dall'introduzione al volume a cura di Riccardo Esposito)